Il Codice della crisi d’impresa fa riferimento alla crisi di un’azienda che entra in sofferenza e non ha più soldi per pagare i fornitori, per pagare gli stipendi e resta in arretrato di IVA, con i fidi bancari a revoca.

Quindi un’impresa che, di fatto, entra in crisi.

E devi conoscere molto bene questo Codice, se non vuoi rischiare di portare la tua azienda al fallimento entro i prossimi anni.

In poche parole il nuovo Codice dice: “Se non hai sotto controllo la tua azienda e non ti accorgi che ci sono segnali di crisi, diventi automaticamente responsabile del suo fallimento.”

Prima di questa riforma, l’azienda chiudeva i battenti con i libri portati in tribunale, e all’atto e quindi alla fine dei giochi, si andava a vedere se effettivamente negli ultimi quattro giorni prima di chiudere l’amministratore si era comportato correttamente.

Adesso, invece, la norma allunga il periodo di responsabilità e dice che l’amministratore non è responsabile solo dei 4 giorni precedenti alla “chiusura della serranda”, ma è responsabile fin dal primo giorno dall’inizio dei primi segnali di crisi.

In conclusione? Un bagno di sangue per molte aziende italiane.

E allora, forse ti starai chiedendo…

Vale davvero la pena fare impresa in Italia?

Ora, posto che per fare impresa in Italia occorre davvero essere un eroe (con tanta volontà), posso assicurarti che è possibile far splendere un’azienda nonostante le terribili condizioni di partenza.

Ci sono, infatti, dei fattori che possiamo controllare e influenzare e dei fattori che non possiamo controllare e influenzare.

Chiarito ciò e dato che, nonostante le difficoltà, ormai molte aziende nostre clienti che ci seguono e che insistono contro tutto e contro tutti a fare impresa, mi sento in dovere di lanciare un messaggio realistico.

Se il governo non farà nulla, se l’Europa non farà nulla, se anzi moltissime persone continueranno a metterti i bastoni tra le ruote… tocca a te fare qualcosa.

Voglio partire allora con un messaggio semplice e chiaro, che approfondiremo fino in fondo insieme:

“Nessuna azienda può fallire, se è solida finanziariamente e non è dipendente dalle banche”

Chiarito questo, sono anche certo che, rimanendo saldamente ancorati a questo unico dato inamovibile e dandoselo come mantra nella gestione strategica della nostra impresa, tu possa non solo essere salvato dalla “roulette russa” delle aziende che saltano per aria ogni giorno, ma anzi che tu possa prosperare e goderti i frutti del tuo duro lavoro.

Ma devi avere sotto controllo i tuoi numeri.

Come ti ho spiegato poco sopra, in Italia, purtroppo, la stragrande maggioranza delle aziende (anche quelle più strutturate) non ha sottomano i numeri della propria attività. Numeri che spesso vengono mostrati all’imprenditore solo poche volte durante l’anno se non addirittura nel momento del bilancio.

Quindi anche le aziende con un potenziale di crescita enorme vengono mantenute in uno stadio fetale per anni e rese estremamente sensibili ai cambiamenti di mercato.

Esistono cinque livelli di crescita di una qualsiasi attività, all’interno dei quali bisogna passare per rendere l’azienda prospera, solida e forte nel tempo.

Il problema è che nessun imprenditore li conosce, ed è questo il motivo per cui molte aziende rimangono in stallo per molto tempo, o peggio, chiudono anche se avevano del potenziale.

Questi sono i cinque livelli di crescita reale di un’azienda. Tu a quale livello pensi di essere?

Livello Start-up.

Livello Focus.

Livello Delega.

Livello Sistemi.

Livello Innovazione e Flessibilità.

Partiamo dal principio. Il Livello Startup è lo stadio iniziale di un’azienda. È il momento nel quale l’azienda è piccola, giovane e con poco personale. Di conseguenza, ci saranno determinate problematiche e determinati obiettivi.

Finita la fase di Start-up, dove ovviamente riesci a produrre i primi clienti e a generare la prima cassa, entri nella fase di Focus che è una fase durissima dove molte aziende muoiono.

È la fase dell’esaurimento, perché è la fase in cui stai crescendo e passi dall’avere zero o pochi dipendenti all’inserire sempre nuove persone in più. Cominci a gestire realmente il tutto. Non devi solo fare i clienti, ma li devi anche gestire.

Quindi è la fase in cui metti alla prova il focus iniziale dell’azienda.

Dopodiché, nel momento in cui vai a break even si entra nel Livello Delega. Se ti devi espandere, non puoi spingere solo sulla leva del marketing, perché se acquisisci clienti, qualcuno il prodotto o il servizio glielo dovrà fornire.

In generale, anche se non produci personalmente, avrai delle persone che dovranno consegnare, o semplicemente dovranno fare assistenza.

Non pensare che, solo perché Amazon vende prodotti di altri, allora non c’è personale. Non pensare che, se io faccio formazione, non ci sia bisogno di personale.

Quando assisto i miei clienti, ho bisogno di qualcuno che produca, eroghi, installi, consegni.

Infatti, anche per fare il consulente serve uno staff di persone.

Da ora in avanti, tutto ciò che prima poteva essere approssimativo, perché tu eri il fondatore dell’azienda e stavi sempre sopra tutti a controllare i lavori, adesso deve scorrere senza la continua presenza dell’imprenditore, altrimenti l’azienda non può crescere.

A questo punto bisogna rinforzare la delega, creando dei sistemi che siano molto precisi, molto stringenti e che mettano a posto tutte le procedure dal punto di vista dei sistemi produttivi, dei sistemi di vendita, di gestione, di assistenza, ma anche dei sistemi di comunicazione.

Ogni ingranaggio deve girare perfettamente anche senza la tua presenza.

Nel momento in cui hai superato il Livello 4, entri a piè pari nella fase che io chiamo crisi di appagamento: Livello Innovazione e Flessibilità.

L’azienda è diventata bella e strutturata, tuttavia la barca non va avanti da sola.

Quindi, sia che la porti avanti tu come imprenditore o che la affidi a un amministratore delegato, serve comunque una persona in gamba che sia pronta a fare costantemente innovazione e flessibilità.

Se ti appaghi, rimani fermo. E rimanendo fermo cosa succede?

Cosa cambia intorno a te?

Le abitudini del mercato cambiano, cambiano le abitudini e le richieste dei clienti, le modalità di acquisto, lo scenario economico e la concorrenza.

Nel momento in cui ti fermi, da lì in avanti l’azienda rischia di saltare comunque, non è mai finita.

In questa fase hai delegato attraverso il focus, attraverso i sistemi, hai superato il problema del cashflow iniziale, a ritroso hai superato tutto questo e ti trovi davanti a un momento in cui l’azienda è veramente un’azienda.

Hai i dipendenti, hai i sindacati, gli organi di controllo, non è più una impresa che gestisci come una bottega, non apri e chiudi come vuoi.

Essendo entrato nell’epoca della responsabilità della tua azienda, non devi più costruirla, ma devi gestirla.

Gestire è uno sport diverso, nel senso che i sistemi di base funzionano e da lì in avanti la sfida è dimostrare che non hai solo avuto un’idea intelligente, ma che hai saputo anche usarla.

Devi essere in grado di continuare a innovare l’azienda e devi essere flessibile nei confronti delle esigenze del mercato, dei concorrenti, dei clienti, e ovviamente tutto questo senza mai   defocalizzarti.

Ora che conosci i cinque livelli di crescita di un’azienda, quindi, in quale livello pensi che si trovi il tuo business in questo momento?

La scomoda verità: a qualunque punto tu sia, non importa devi comunque tenere sotto controllo i tuoi numeri.

Che tu ci creda o meno, anche se hai un’azienda che fattura milioni di euro e che è in piedi da decine di anni, molto probabilmente sei ancora al primo livello di crescita.

Non possiedi determinati strumenti ed elementi specifici che servono per crescere, stai letteralmente prendendo delle decisioni senza numeri aggiornati.

I segnali per capire se ti trovi ancora allo stadio di Start-up (anche se sei sul mercato da decenni) sono molteplici:

Fatturi tanto, ma hai utili ridotti all’osso?

L’azienda è in cassa integrazione?

Hai un continuo turnover di personale?

Non possiedi dati di bilancio aggiornati periodicamente?

La tua cassa piange?

Questi sono tutti chiari segnali di azienda al Primo Livello, ma non ti preoccupare perché ora ti spiego come monitorare i tuoi numeri.

Quando generi clienti, cosa succede?

Succede che generi fatturato. Ma questo non è realmente cassa, non sono realmente profitti.

Quando cominci a muovere l’azienda, i soldi che generi non sono tuoi perché ci sono innanzitutto i costi che devi sostenere.

Ad esempio, se ho un’azienda di produzione, avrò tutti i costi di approvvigionamento delle materie prime, cioè quanto costa a me produrre il prodotto o il servizio, più tutti i vari costi laterali che devo affrontare.

Al netto di sottrarre tutti i costi operativi, delle materie prime, dello stabilimento, ecc., innanzitutto devo andare a break even con i costi. Quando sono andato a break even, poi ho altri spetti che fanno parte di quel fatturato che non sono soldi miei.

Perché?

Perché sai sicuramente che l’IVA non è tua e deve andare via, i soldi per le tasse non sono tuoi, quindi dovresti fare un lavoro intelligente con l’ufficio amministrativo per calcolare costantemente quanti dei soldi che incassi sono tuoi o non sono tuoi.

Sai sicuramente che devi anche includere nel calcolo i finanziamenti che magari hai con degli istituti di credito. Allora lì ci sono degli importi che sono scaricabili dalle tasse, come gli interessi, ed altri come il capitale che non li puoiscaricare, quindi devi togliere anche ciò che ti consente di ammortizzare i debiti che hai contratto attraverso finanziamenti.

Alla fine di tutti questi pagamenti, quando hai pagato le tasse, hai rimborsato gli istituti di credito, hai rimborsato i finanziatori, ecc., rimangono i soldi reali.

E se gestisci male questi soldi per te e sbagli in fase di Start-up a gestire la tua azienda, succede una cosa molto semplice: i soldi non ti bastano. E quindi o hai altre risorse economiche alle spalle oppure cominci a prendere i soldi che non dovresti prelevare.

Puoi non pagare gli approvvigionamenti, i costi operativi, puoi non pagare i fornitori, puoi non pagare i dipendenti, i collaboratori, ecc. Però sai che, se non li paghi, non vengono più a lavorare e farai saltare l’azienda.

Molti imprenditori cominciano ad attingere dal conto corrente dell’azienda in maniera indiscriminata, pensando che quelli siano soldi loro, sapendo in realtà che stanno attingendo dalle varie tasse, dall’IVA, ecc.

Perché, mentre i fornitori e i dipendenti, seppur scaglionati, tutti i mesi vanno pagati, il fisco non vuole le tasse in tempo reale, non c’è un versamento di cassa sul loro conto corrente che viene diviso dal fisco la mattina dopo. Come sai il fisco li prende alla fine dell’esercizio contabile.

Per la maggior parte degli imprenditori in Start-up è un problema, perché non sono abituati a fare impresa e sono abituati a concepire il denaro come tutto quello che c’è nel loro conto corrente.

La mancanza di numeri immediati, porta a una visione globale distorta dell’azienda fino ad arrivare al punto in cui si comincia il ritardo del pagamento dell’IVA, poi delle tasse, poi iniziano ad arrivare cartelle su cartelle maggiorate, poi iniziano i ritardi nei pagamenti ai fornitori, i ritardi nei pagamenti dei dipendenti. Da qualche parte, prima o poi il meccanismo salta.

Ci sono aziende costrette a fare del nero per sopravvivere, perché così li obbliga il fisco; secondo il WEF (Word Economic Forum) che stila l’elenco dei Paesi in cui le società sono tassate maggiormente, compare anche l’Italia, sul podio a livello Europeo.

Ogni anno il WEF pubblica il suo Global Competitiveness Report sullo stato delle economie dei Paesi di tutto il mondo; ovvero la lista delle nazioni meno competitive al mondo.

Per la sua analisi, tra i vari indicatori, utilizza anche quello del carico fiscale e lo calcola usando il “tasso totale d’imposta” della banca mondiale.

In sostanza, si tratta di tutte le tasse applicate sulle imprese, ma non di quelle impartite alle persone che lavorano nelle aziende.

L’italia si posiziona al dodicesimo (12°) posto della classifica mondiale delle nazioni che rendono meno competitive le loro aziende.

Entrambe queste cose – cioè attingere da riserve di denaro che non sono veramente disponibili ma sono dello Stato, che sono le tasse, oppure attingere dai soldi dei fornitori, dai soldi dell’azienda e dei dipendenti, oppure ricorrere al nero – sono i motivi per cui l’azienda in Start-up si distrugge.

Un’azienda che comincia a lavorare in questi termini e si finanzia attraverso il nero, attraverso l’evasione fiscale ed attraverso il non pagamento dei fornitori, è un’azienda che non crescerà mai oltre una certa soglia di sopravvivenza per pagarsi lo stipendio.

Questa è la dura realtà del tessuto imprenditoriale italiano.

Imprenditori che non conoscono i numeri della propria azienda, che non sanno gestire il flusso di cassa e che si indebitano con le banche per risanare altri debiti… finendo in un circolo vizioso che porta alla chiusura dell’azienda.

Devi creare una struttura che ti aiuti a produrre cassa positiva da subito con dati aggiornati in tempo reale.

​Questo è il lavoro da fare, oltre ad avere delle risorse che ti permettano di far fronte a tutto ciò che per te è necessario per fare impresa.

Dall’altro punto di vista, quello che ti serve immediatamente, a prescindere dalla formula fiscale con la quale decidi di pagare le tasse, è diventare da subito un imprenditore che sa leggere i suoi numeri per sapere in che direzione sta andando la tua azienda.

Per questo motivo è nato un sistema che ti permetterà di avere i tuoi numeri sempre a disposizione, che ti insegnerà come superare velocemente la fase di Start-up, aumentando il cashflow e le risorse interne senza collassare.

Sto parlando di…

GROW NIMBLE – CRESCI AGILE

GROW NIMBLE – CRESCI AGILE, è la combinazione definitiva composta di uno strumento gestionale e un coach che ti forniranno tutti gli strumenti necessari per imparare a leggere un bilancio, per imparare ad interpretare i numeri della tua azienda, per imparare a muoversi nella tentacolare burocrazia italiana e che ti permetterà di capire come fare aumentare la tua cassa giorno dopo giorno.

Cosa riceverai esattamente da GROW NIMBLE – CRESCI AGILE?

Il primo punto su cui dovrai soffermarti durante questo processo e l’implementazione di una serie di strumenti informatici per riuscire a sviluppare una visione limpida e oggettiva dello stato della tua azienda.

In quale direzione stai andando?

Il secondo punto che dovrai affrontare è un test preliminare ed aziendale non nominativo ed una sessione di due giorni con un nostro consulente che ti insegnerà a dare uno sguardo approfondito alle lacune emerse dal test.

È una vera e propria guida per l’impresa e sapere come leggerla è fondamentale per crescere in maniera sana e profittevole.

Tra gli altri strumenti che un imprenditore deve possedere nel suo arsenale finanziario e che ti verranno spiegati durante il corso, c’è il controllo di gestione; strumento che devi guardare in maniera granulare e continuativa per comprendere se la tua attività sta generando profitti oppure no.

Devi cominciare a guardare tutti i prodotti che hai, tutti i servizi che hai e controllare effettivamente se, attraverso la loro vendita, stai guadagnando e se stai guadagnando abbastanza da consentirti di spingere meglio altri reparti aziendali.

Contattaci e ti daremo tutte le informazioni necessarie.