La Commissione europea risponderà alla richiesta per un’azione decisiva attraverso un recovery plan ed un quadro finanziario pluriennele e rafforzato.
Sono quattro gli strumenti proposti dall’Eurogruppo al Consiglio europeo per affrontare la crisi economica provocata dal coronavirus. E per il governo italiano, come ribadito da Gualtieri, «il pacchetto esiste se ci sono tutti». Si tratta del fondo per la ripresa finanziato da titoli comuni; quello Bei per sostenere la liquidità; il meccanismo Sure per la cassa integrazione; e l’utilizzo, evocato sopra, di una linea di credito del Mes senza condizionalità.
«L’Italia non chiede la mutualizzazione del debito»
L’Italia non chiede la mutualizzazione del debito passato, ma che le risorse necessarie per la sfida contro il virus siano risorse comuni. Più saranno tante, più saremo forti per superare la crisi e far ripartire l’economia, tiene a dire ancora il responsabile dell’Economia. Sul recovery plan c’è «la battaglia più dura» in Europa. «L’Italia chiede insieme ad un folto gruppo di alleati che lo strumento sia messo in campo rapidamente e che abbia una dimensione grande proprio attraverso l’emissione di eurobond.
Alcuni Paesi si oppongono ma siamo riusciti a metterla sul tavolo. Per noi è la proposta e nel Consiglio Ue saremo molto determinati. Gli altri tre strumenti ammontano a circa 500 miliardi, penso che questo fondo per la ripresa debba arrivare a 1.000-1.500 miliardi alimentato con titoli comuni».
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